sabato, gennaio 06, 2018

Dolore


Paura
E’ quando credi di aver superato un ostacolo che quello si ripresenta. Sono cresciuta in una famiglia di depressi. Sono stata avvolta nel dolore e nella depressione per quasi la totalità della mia vita. Quando avevo 25 anni i miei genitori hanno tentato il suicidio.Era il 2000. Mio padre a marzo. Mia madre a maggio.Mio padre è rimasto in coma farmacologico per una settimana. Mia madre ha subìto una lavanda gastrica perché aveva pensato di prendere le pastiglie e poi telefonarmi per dirmi addio. Mio padre non si è mai ripreso e si è lasciato morire lentamente per i 15 anni successivi. Mia madre si è ricostruita. Io per anni li ho odiati. Poi li ho perdonati. Poi ho ricostruito il rapporto. Ma il dolore e la paura di quel periodo non l’ho mai del tutto superato. Non è un dolore normale quello del tentato suicidio di un genitore…(ma poi ci sono dolori normali?)
La morte di mio padre avvenuta due anni e mezzo anni fa, l’ho superata. Il tentato suicidio evidentemente no. E’ abbandono. Un genitore che si uccide ti dice che tu non sei abbastanza importante. E non importa se sei grande….tu resti sempre figlio, lui resta sempre genitore. Un genitore che tenta il suicidio ti lascia un dolore immenso e una rabbia che è difficile da descrive. Entrambi i genitori che tentano il suicidio fanno aumentare la rabbia che provi ad un livello che rasenta la follia e anche un po’ il ridicolo…per anni non riuscivo a raccontarlo senza ridere, certo un riso isterico ma ci ridevo. So cosa significa essere depressi. So cosa significa voler morire. Volerlo davvero, pianificarlo, uscire di casa in lacrime immaginando di centrare un albero a tutta velocità o mettere da parte sedativi...
So cosa vuol dire addormentarsi domandando a Dio di non svegliarsi più.
Ora sono felice di non essere stata accontentata, sono stata fortunata. Ma quella sensazione di paura incontrollabile che ho vissuto per quindici anni, ogni volta che salivo le scale per andare da mio padre che non mi rispondeva al telefono, quella sensazione nel fondo della mia testa rimane, un’eco spaventato che ulula come vento in una notte buia.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non riesco neanche ad immaginare quanto debba essere stato difficile per te. Ti mando un forte abbraccio.

Liseli

eloisa scichilone ha detto...

Grazie. Di cuore