Ferragosto con La Vie d'adulte - Ed.First
martedì, agosto 15, 2023
venerdì, aprile 21, 2023
Milano Roma cancellato
Vi viene mai il sospetto che , quando tutto fuori va storto tanto da
costringervi a tornare a casa, ci sia qualcuno che manovra a tal fine???
lunedì, ottobre 03, 2022
Paura
E' un po' che ci penso, un bel po' a dire la verità, e io non amo così tanto raccontare di me ma ci sono momenti in cui tutto l'attorno è come se chiamasse a condividere, e io ho imparato ad ascoltare. Ci sono argomenti che toccherò nel libro al quale voglio lavorare ma occorrerà del tempo e sento che è necessario condividere adesso. E' un post molto lungo, occorre tempo. 😌
Io ho un sacco di paure.
Ho paura dei luoghi chiusi e dell'altezza. Vado in panico se devo salire su un palco e parlare davanti a sconosciuti ma anche parlare a piccoli gruppi mi ha sempre riempito di angoscia.
Ho paura del giudizio altrui, di qualunque tipo sia. Anche solo fare una telefonata a qualcuno che non conosco per me è un incubo. Praticamente qualunque cosa che porti all' interazione col genere umano mi fa paura. Fin da bambina. Nonostante questo ho fatto molte cose : ho insegnato per dieci anni disegno e da quasi venti yoga, ho fatto laboratori, sono salita sul palco e ho fatto interviste e viaggiato. Sempre con una paura pazzesca e a volte facendo una figura pessima...ma almeno l'ho fatto.
Con gli anni, invecchiando, le paure si sono un poco attenuate ma non poi così tanto. Sono ancora tutte lì.
Ho avuto per molto tempo paura di ammalarmi, di non essere ascoltata e di essere pazza. Paura di essere o di diventare pazza...forse quella era la paura più grande (ho preso il litio per cinque anni...). Sono cresciuta con una mamma che soffriva di depressione. La sentivo piangere ogni notte. Era una donna coraggiosa ma non l'ho mai vista felice. Di lei da bambina mi colpiva che anche quando sorrideva aveva gli angoli della bocca all'ingiù. Era troppo sensibile e, come me, percepiva molto più di quello che arriva alla maggior parte della gente. Essere così sensibili può essere molto dura, è un po' come essere privi di pelle e costantemente esposti al sole del deserto. Io mi sono sempre sentita così : troppo esposta e troppo sola. Senti e vedi cose che non vorresti e che non puoi davvero raccontare. Ad un certo punto ho cercato di sparire e ho smesso di mangiare. Quello in verità rimane nella mia memoria uno dei periodi più felici della mia vita, la sensazione che provavo era pericolosamente meravigliosa (ma di questo parlerò un'altra volta), anche in quel caso anche ebbi paura. Dopo tre settimane di digiuno totale ebbi paura di non riuscire più a mangiare e la paura fu un'alleata preziosa, mi fece capire che facendo un altro passo avanti non sarei tornata indietro. Ci sono voluti altri venti anni poi per trovare un equilibrio e ho avuto paura ancora tante volte in seguito, ogni volta che arrivavo troppo vicina al burrone mi spaventavo e tornavo indietro.
Io sono stata fortunata alla fine, oltre alla voce che mi diceva di uscire di strada (letteralmente...non in senso metaforico) c'era sempre l'altra voce che mi faceva tenere le mani sul volante. Ho avuto vari incidenti e, sebbene mai causati consapevolmente da me, ogni volta mi hanno fatta fermare e chiedere aiuto. Quel chiedere aiuto mi ha permesso di arrivare fino a qui ed essere in grado di parlare di tutto ciò col la speranza di potere essere utile, che poi è ciò che mi fa scrivere e disegnare e insegnare.
Mi è stato insegnato a rinunciare e che non vale la pena vivere e che non si può essere felici o amati davvero...ma non ci ho mai creduto fino in fondo. Ci sono malattie chiamate "invisibili" e che in verità invisibili non sono, hanno sintomatologie precise e dinamiche precise e infatti tutte le persone che hanno sofferto o soffrono di anoressia o disturbi alimentari in genere, e tutti quelli che hanno sofferto o soffrono di depressione guarda caso si riconoscono tra loro e nei racconti degli altri. Solo che se piangi tutto il giorno e pensi che non ce la fai a vivere sembri un buono a nulla o uno che non sa vedere i "problemi veri". Il fatto è che se hai una gamba rotta, lo vedono tutti e si scansano per farti spazio ma se hai il cuore spezzato o peggio ancora, l'anima spezzata, invece ti schiacciano e tu li lasci fare perché davvero non ce la fai a prenderti lo spazio di cui hai bisogno.
Ho sempre disegnato e questo mi ha aiutata e anche se è una lotta costante perché la spinta a rinunciare a volte è più forte della spinta alla vita, quella voce profonda che ho imparato ad ascoltare anche grazie allo yoga non ha mai smesso di esserci, di parlarmi e tendermi una mano, a volte attraverso chi ho accanto.
Dovremmo imparare a non giudicare gli altri ma solo a comprendere. Siamo in tanti ad avere paura di qualcosa o di tante cose e forse a volte è più utile ammettere che cazzo se è difficile e doloroso e faticoso! Piuttosto che dire sempre che va tutto bene. E magari approfittare di quando va bene per confessare una scomoda verità. ❤️
Io ho un sacco di paure.
Ho paura dei luoghi chiusi e dell'altezza. Vado in panico se devo salire su un palco e parlare davanti a sconosciuti ma anche parlare a piccoli gruppi mi ha sempre riempito di angoscia.
Ho paura del giudizio altrui, di qualunque tipo sia. Anche solo fare una telefonata a qualcuno che non conosco per me è un incubo. Praticamente qualunque cosa che porti all' interazione col genere umano mi fa paura. Fin da bambina. Nonostante questo ho fatto molte cose : ho insegnato per dieci anni disegno e da quasi venti yoga, ho fatto laboratori, sono salita sul palco e ho fatto interviste e viaggiato. Sempre con una paura pazzesca e a volte facendo una figura pessima...ma almeno l'ho fatto.
Con gli anni, invecchiando, le paure si sono un poco attenuate ma non poi così tanto. Sono ancora tutte lì.
Ho avuto per molto tempo paura di ammalarmi, di non essere ascoltata e di essere pazza. Paura di essere o di diventare pazza...forse quella era la paura più grande (ho preso il litio per cinque anni...). Sono cresciuta con una mamma che soffriva di depressione. La sentivo piangere ogni notte. Era una donna coraggiosa ma non l'ho mai vista felice. Di lei da bambina mi colpiva che anche quando sorrideva aveva gli angoli della bocca all'ingiù. Era troppo sensibile e, come me, percepiva molto più di quello che arriva alla maggior parte della gente. Essere così sensibili può essere molto dura, è un po' come essere privi di pelle e costantemente esposti al sole del deserto. Io mi sono sempre sentita così : troppo esposta e troppo sola. Senti e vedi cose che non vorresti e che non puoi davvero raccontare. Ad un certo punto ho cercato di sparire e ho smesso di mangiare. Quello in verità rimane nella mia memoria uno dei periodi più felici della mia vita, la sensazione che provavo era pericolosamente meravigliosa (ma di questo parlerò un'altra volta), anche in quel caso anche ebbi paura. Dopo tre settimane di digiuno totale ebbi paura di non riuscire più a mangiare e la paura fu un'alleata preziosa, mi fece capire che facendo un altro passo avanti non sarei tornata indietro. Ci sono voluti altri venti anni poi per trovare un equilibrio e ho avuto paura ancora tante volte in seguito, ogni volta che arrivavo troppo vicina al burrone mi spaventavo e tornavo indietro.
Io sono stata fortunata alla fine, oltre alla voce che mi diceva di uscire di strada (letteralmente...non in senso metaforico) c'era sempre l'altra voce che mi faceva tenere le mani sul volante. Ho avuto vari incidenti e, sebbene mai causati consapevolmente da me, ogni volta mi hanno fatta fermare e chiedere aiuto. Quel chiedere aiuto mi ha permesso di arrivare fino a qui ed essere in grado di parlare di tutto ciò col la speranza di potere essere utile, che poi è ciò che mi fa scrivere e disegnare e insegnare.
Mi è stato insegnato a rinunciare e che non vale la pena vivere e che non si può essere felici o amati davvero...ma non ci ho mai creduto fino in fondo. Ci sono malattie chiamate "invisibili" e che in verità invisibili non sono, hanno sintomatologie precise e dinamiche precise e infatti tutte le persone che hanno sofferto o soffrono di anoressia o disturbi alimentari in genere, e tutti quelli che hanno sofferto o soffrono di depressione guarda caso si riconoscono tra loro e nei racconti degli altri. Solo che se piangi tutto il giorno e pensi che non ce la fai a vivere sembri un buono a nulla o uno che non sa vedere i "problemi veri". Il fatto è che se hai una gamba rotta, lo vedono tutti e si scansano per farti spazio ma se hai il cuore spezzato o peggio ancora, l'anima spezzata, invece ti schiacciano e tu li lasci fare perché davvero non ce la fai a prenderti lo spazio di cui hai bisogno.
Ho sempre disegnato e questo mi ha aiutata e anche se è una lotta costante perché la spinta a rinunciare a volte è più forte della spinta alla vita, quella voce profonda che ho imparato ad ascoltare anche grazie allo yoga non ha mai smesso di esserci, di parlarmi e tendermi una mano, a volte attraverso chi ho accanto.
Dovremmo imparare a non giudicare gli altri ma solo a comprendere. Siamo in tanti ad avere paura di qualcosa o di tante cose e forse a volte è più utile ammettere che cazzo se è difficile e doloroso e faticoso! Piuttosto che dire sempre che va tutto bene. E magari approfittare di quando va bene per confessare una scomoda verità. ❤️
mercoledì, settembre 28, 2022
Nuovo libro :-) La Vie d'adulte
Finalmente, dopo oltre un anno e mezzo di lavoro, possiamo annunciare l'uscita del nuovo libro!
Una meravigliosa mescolanza tra le mie matite, i colori di Mauro Pietro Gandini, la scrittura di Sophie Adriansen e i ricordi, le esperienze, l'arte di tutti e tre. Nelle prossime settimane vi racconteremo e mostreremo un po' del nostro lavoro, sperando di farvelo amare come lo abbiamo amato noi.
Intanto vi annuncio che lo trovate già in pre-ordine su vari siti, qui il nostro preferito : https://www.bdfugue.com/la-vie-d-adulte-242878 e che sabato 29 ottobre saremo alla Librairie Bdfuguecafè Annecy
domenica, gennaio 24, 2021
martedì, dicembre 08, 2020
giovedì, ottobre 22, 2020
lunedì, settembre 14, 2020
sabato, settembre 12, 2020
giovedì, settembre 10, 2020
mercoledì, settembre 09, 2020
In copertina su Yoga Journal di settembre
E son soddisfazioni!!! Aver disegnato la copertina dello Yoga Journal è tanta roba di suo ma, soprattutto, avete un'idea vaga di quanto io mi sia divertita a disegnare una giraffona nella posizione del piccione (Eka Pada Rajakapotasana), un topone ciccione nella posizione dell'orso (Merudandasana), una pappagallina nella posizione dell'aquila (Garudasana), il ragno che fa Antigravity Yoga e il coccodrillo...vabbè, lui è nella posizione del coccodrillo ma assai perplesso perchè la scimmia, che legge la rivista, si tiene alla sua coda. Hanno domandato a me di realizzare la copertina per un numero dedicato alla leggerezza e che ha come titolo "Ridere leggeri e felici" con me ha funzionato #yoga #yogajournal #bestiedivertenti #settembre
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domenica, aprile 26, 2020
una presenza fatta d'Amore
Sono già passati 7 giorni 😌❤️. 7 giorni che il mio Verdicchio è mancato. Giorni che sono stranamente volati, in un tempo che già scorre come sospeso tra qualcosa che era e che sarà. Verdicchio era il gatto stola, copricapo, sciarpetta, scaldotto per le mani e per la pancia. Mi ha dormito addosso da quando l’ho portato a casa che ancora stringeva tra i denti il pezzetto di lardo che aveva sottratto ai gatti adulti della colonia. Lui e Polvere erano sopravvissuti all’abbandono di una prima mamma e di una seconda che li aveva adottati e poi lasciati per un maschio adulto che ha tentato di farli fuori, avevano due mesi scarsi. Quando li ho portati a casa con me, erano come due topolini spelacchiati e spaventati ma è stato amore allo stato puro dal primo istante per me e per loro appena superata la paura. E dopo quasi sedici anni di abbracci e sostegno e risate e centinaia di disegni che raccontano la nostra storia, dopo tutto questo lui ha lasciato la sua pelliccetta color ruggine in questo mondo per andare da un’altra parte, forse chissà dai miei genitori...eppure io neanche per un istante lo sento lontano. È cosa strana questa e fatico a descriverla a parole, se non dicendo che forse l’Amore quando è tale non può mai lasciare altro che Amore.❤️#amorepersempre #catstagram #chats #Amore#gatti #nousvivonscheznoschats
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un po' di me
giovedì, aprile 23, 2020
domenica, aprile 05, 2020
lunedì, luglio 22, 2019
La felicità è una scelta
La felicità è una scelta.
Solo che io a volte me ne dimentico.
Chiamano la depressione "il male oscuro" ed è così, è un serpente velenoso che si insinua nei pensieri e striscia dentro fino a raggiungere le parti che tieni nascoste. Non so se dipenda da come sono cresciuta, dal dolore che ha sempre avvolto la mia famiglia o da qualcosa di antico ancora, ma ogni tanto la sento, la sento arrivare e avvolgersi a spirale in ogni parte di me. E' così fin da ragazzina, forse ancora prima. A volte c'è un motivo altre volte no, so solo che sento questa infelicità crescere e riempire ogni crepa. E tutto lo yoga, la meditazione o la conoscenza, che pure è stata coltivata con tanto amore, non basta. Vince la solitudine. Vince il dolore. E so che che basterebbe un attimo per seguire gli esempi che mi sono stati dati e entrare in quel buio...lasciarsi andare all'altro lato. Ho sempre avuto una vocina dentro che non ha mai permesso questo...c'è sempre qualcosa che tira dall'altra parte, verso la luce. Normalmente è il disegno. La prima parte di me che esce è come vomitata, poi qualcosa cambia e risale la spinta a fare, e così esco di nuovo dal pozzo. Io dico sempre che il disegno è quello che mi ha permesso di andare avanti. La mia salvezza è sempre stata lì.
Quel tipo di buio lo conosce solo chi l'ha incontrato, gli altri pensano sia cosa da poco, "non fare così" ti dicono, e tu sorridi e dici, certo.
domenica, dicembre 23, 2018
mercoledì, dicembre 19, 2018
lunedì, ottobre 22, 2018
mercoledì, ottobre 17, 2018
mercoledì, settembre 26, 2018
ciao io sono eloisa XD
Sto ridendo tantissimo...spulciando tra vecchi disegni ho trovato questa pagina (di cui non ricordavo nemmeno l'esistenza) fatta undici anni fa, probabilmente per il mio blog-diario, per raccontare chi sono. A parte la qualità del disegno su cui preferisco sorvolare ma che mi fa tanto ridere e quindi va bene, devo dire che non sono cambiata poi molto. Aggiungerei alla lista insegnante di disegno e gattara, e poi mi sento un po' meno lunatico-paranoica e molto più in pace, ma sono sempre io.
=^^= #ricordi #esserelunatici #noncambiaremai
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